In una bellissima giornata di sole con un clima tardo primaverile si è corsa la 18° edizione della Appia Run, una delle classiche della stagione podistica romana. Oltre 4000 runners hanno preso parte alla competitiva di 13 Km (il Garmin in realtà ne segna 12,4 scarsi) che si snoda dalle Terme di Caracalla in direzione Appia Antica. Il percorso è senza dubbio tra i più belli che si possano avere: ondulato e impegnativo quanto basta, ti fa attraversare il primo tratto della Regina Viarum da Porta di San Sebastiano fino alla tomba di Cecilia Metella dandoti il gusto unico di correre con ai lati la storia. La superficie merita attenzione: sanpietrini con l'ultimo tratto con i lastroni di basalto che richiedono molta attenzione.
Una volta arrivati a Cecilia Metella si svolta in direzione Appia Pignatelli, che si percorre per un primo tratto fino al Vicolo di Sant'Urbano dal quale si entra nel Parco della Caffarella. Qui la superficie è sterrata e il dislivello notevole, con una lunga discesa fino all'altezza del fiume Almone a cui segue una lenta risalita fino al Quo Vadis e da lì una salita ancora più impegnativa per tornare all'altezza della Colombo.
L'ultimo tratto si snoda lungo le vie del colle Aventino, fino alla discesa che riporta nello stadio Nando Martellini dove la gara si è conclusa con un splendido arrivo in pista.
Per quanto mi riguarda sono decisamente soddisfatto della prestazione. Sono riuscito infatti a gestirmi bene nella prima parte di gara - impedendomi di strafare - per un finale in crescendo che mi ha consentito di arrivare a sprintare sul traguardo con un tempo di un soffio sopra l'ora e un passo abbondantemente sotto i 5 al chilometro.
E' stata davvero una bella mattinata di sport, grazie a una gara che senza dubbio metto tra le più belle alle quali abbia partecipato quest'anno.
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