Nonostante le previsioni, la pioggia ha risparmiato domenica il tradizionale appuntamento con la corsa in rosa, la supersponsorizzata corsa di 5 chilometri lungo le strade di Roma per sensibilizzare sulla lotta contro il tumore al seno. Alla fine sono state registrate oltre 60 mila presenze in quello che è divenuto uno dei principali avvenimenti del calendario podistico romano.
Si tratta anche dell'unica gara che si disputa sulla distanza più breve, un'occasione unica per provare a ritoccare il personale su una prova che è tutt'altro che facile, perchè bisogna dare tutto in un lasso di tempo che è breve rispetto ai 10 ma non così breve da impedirti di scoppiare se gestito male. A tutto questo bisogna aggiungere le insidie di un percorso tutt'altro che semplice con la novità della salitona dopo il quarto chilometro che ha tagliato le gambe a non pochi dei partecipanti,
Per quanto mi riguarda sono partito e ho cercato invano un punto di riferimento che mi consentisse di tenere un ritmo costante di poco sopra ai 4 al chilometro. Ho fatto quindi da solo, ma evidentemente qualcosa non è andato nel modo giusto perchè dall'attacco della salita di Caracalla mi ha cominciato a fare male la milza. Così nella lunga discesa che dall'Aventino porta al traguardo di Via dei Cerchi, nonostante le gambe non avessero problemi, non sono riuscito a lasciarle andare come dovevo, correndo frenato a causa del dolore alla milza. Alla fine, sia pur di un soffio (4 secondi) sono comunque riuscito a ritoccare il personale sulla distanza, che avevo stabilito solo 15 giorni fa.
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