mercoledì 2 maggio 2018

Il Passatore - La storia



Siamo entrati nel mese di maggio, il mese della corsa che rappresenta l'obiettivo stagionale. La 100 Km del Passatore è in programma, infatti, come tradizione, l'ultimo fine settimana di maggio. Durante questo mese quindi cercheremo di analizzare tutte le informazioni possibili su questa che è considerata l'ultra maratona più famosa del mondo, per arrivare più preparato possibile a quella che è per definizione una gara impossibile da prevedere.

Cominciamo a parlare un po' della storia di questa manifestazione. Quella di quest'anno rappresenta l'edizione numero 46 di una corsa che si è svolta per la prima volta nel 1973. E' intitolata alla figura del Passatore, popolare figura della storia e del folclore romagnolo. Si tratta di Stefano Pelloni, brigante attivo nella Romagna di metà Ottocento che prende il nome dal mestiere di "traghettatore" sul fiume Lamone svolto dal padre Girolamo. La figura quasi mitica di Pelloni come capo di una banda di briganti attiva nelle zone dell'entroterra romagnola, non rende in realtà giustizia alla verità. Si è trattato di un criminale capace di atti di efferata violenza, tra cui veri e propri sacchi delle cittadine dell'appennino romagnolo durante le quali inerti vittime venivano sottoposte a omicidi, stupri e rapine.

L'attività del Pelloni terminò tragicamente nel marzo 1851. Grazie ad una segnalazione, "Stuvanèn d'ê Pasadôr" fu individuato dalla Gendarmeria Pontificia in un capanno di caccia del podere Molesa, nei pressi di Russi, rimanendo ucciso nello scontro a fuoco che ne seguì. Il suo cadavere fu messo su un carretto ed esibito per tutte le strade della Romagna, a dimostrazione dell'effettiva fine del brigante e per evitare l'insorgere di eventuali future leggende sulla sua morte. Il cadavere venne poi seppellito presso la Certosa di Bologna in luogo sconsacrato.

L'essere comunque considerato il simbolo di una lotta di classe e il passaparola sulle scorribande della banda hanno alimentato il mito di questa figura che è poi diventato un vero e proprio brand utilizzato, ad esempio, dal consorzio dei vini romagnoli.

La gara, come detto, vide la luce nel 1973 per mano dell'Unione Operai Escursionisti Italiani, l'Ente Vini e la Società del Passatore, che si era costituita solo qualche anno prima. Sia pur con qualche leggero cambiamento nel tracciato, dovuto a ragioni legate al traffico automobilistico, la corsa parte come in origine da Firenze, in via dei Calzaiuoli, ed arriva a Faenza in piazza del Popolo, attraversando i comuni di Fiesole, Borgo San Lorenzo, Marradi e Brisighella. E' un percorso tutt'altro che semplice, considerando i due passi da scollinare (Vetta Le Croci a 518 metri, e il Passo della Colla a 913 metri, che analizzeremo nel dettaglio nel prossimo post.


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